Trail dei 2 laghi 13-12-2009
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Trail dei 2 laghi 13-12-2009
Ieri un manipolo di atleti della Castelfusano, capeggiati dal nostro presidente, ha disertato la classica e rassicurante "Best woman", per avventurarsi in una "mission impossible", il "Trail dei due laghi" che si svolgeva nella stessa giornata ad Anguillara.
La gara si snodava su un percorso di circa 21 Km, all´interno del parco di Bracciano-Martignano.
Il tracciato comprendeva il tipico andamento ondulato dei trail, con molte salite ripidissime, alcune anche di qualche chilometro e discese a scapicollo su sentieri che anche una capra avrebbe affrontato con prudenza.
A rendere la cosa più divertente ci ha pensato il Padreterno, che sicuramente ci vuole bene. Infatti, anche contro le previsioni, durante la notte ha fatto venire giù una bella sgrullata, tanto per non farci correre in mezzo alla polvere; per sovrammercato, in mattinata, poco prima della partenza, ha aperto nuovamente i rubinetti per ammorbidire il terreno e ridurre eventuali fastidi ai nostri delicati tendini. Sicuramente non si è accorto di aver esagerato, trasformando il terreno in un acquitrinio in cui quando non si era costretti ad attraversare a guado le pozzanghere, si correva su uno strato di fango simile ad una saponata, in cui i piedi, a volte si immergevano fino alle caviglie.
Malgrado tutto, il percorso era incredibilmente bello, con passaggi indescrivibili nel bosco, o tra canyon di pietra nera, scorci sul lago di Martignano e nei punti più alti, vista mozzafiato sui due laghi.
Purtroppo non c´era tempo di apprezzare queste meraviglie, perché bisognava sempre tenere un occhio alla gara, tener duro nelle innumerevoli salite e cercare di riguadagnare qualcosa, scapicollandosi nelle successive discese.
Alla fine sono arrivato anch´io al traguardo, a braccia alzate, come se fossi il vincitore, ma, ad onor del vero, un po´ tutti avevamo la sensazione di aver vinto. Era come una rivincita, non contro la natura che ci è sempre amica, ma contro la vita e i suoi problemi, la società, il governo, lo stato miserevole della nostra economia. In culo a tutto questo, io c´ero
La gara si snodava su un percorso di circa 21 Km, all´interno del parco di Bracciano-Martignano.
Il tracciato comprendeva il tipico andamento ondulato dei trail, con molte salite ripidissime, alcune anche di qualche chilometro e discese a scapicollo su sentieri che anche una capra avrebbe affrontato con prudenza.
A rendere la cosa più divertente ci ha pensato il Padreterno, che sicuramente ci vuole bene. Infatti, anche contro le previsioni, durante la notte ha fatto venire giù una bella sgrullata, tanto per non farci correre in mezzo alla polvere; per sovrammercato, in mattinata, poco prima della partenza, ha aperto nuovamente i rubinetti per ammorbidire il terreno e ridurre eventuali fastidi ai nostri delicati tendini. Sicuramente non si è accorto di aver esagerato, trasformando il terreno in un acquitrinio in cui quando non si era costretti ad attraversare a guado le pozzanghere, si correva su uno strato di fango simile ad una saponata, in cui i piedi, a volte si immergevano fino alle caviglie.
Malgrado tutto, il percorso era incredibilmente bello, con passaggi indescrivibili nel bosco, o tra canyon di pietra nera, scorci sul lago di Martignano e nei punti più alti, vista mozzafiato sui due laghi.
Purtroppo non c´era tempo di apprezzare queste meraviglie, perché bisognava sempre tenere un occhio alla gara, tener duro nelle innumerevoli salite e cercare di riguadagnare qualcosa, scapicollandosi nelle successive discese.
Alla fine sono arrivato anch´io al traguardo, a braccia alzate, come se fossi il vincitore, ma, ad onor del vero, un po´ tutti avevamo la sensazione di aver vinto. Era come una rivincita, non contro la natura che ci è sempre amica, ma contro la vita e i suoi problemi, la società, il governo, lo stato miserevole della nostra economia. In culo a tutto questo, io c´ero
demaggi- Mezzofondista
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Re: Trail dei 2 laghi 13-12-2009
Ben detto raffaele ...... le ultime parole le condivido pienamente vai ...gareggi spegni tutto ............e vivi liberamente quel momento, mentre il corpo e la mente si sente pieno di vita ...questa si´ che e´ una vettoria per tutti
daiedeio- Tapascione
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Re: Trail dei 2 laghi 13-12-2009
Mi hanno detto che è stata veramente dura come gara....... complimenti a tutti i partecipanti.....
fabrizio- Fondista
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Re: Trail dei 2 laghi 13-12-2009
complimenti a tutti i partecipanti visto il tempo impietoso siete stati eccezzionali, mi è disiaciuto non esserci sarà per la prossima volta
ragagi- Fondista
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Re: Trail dei 2 laghi 13-12-2009
Questa è una gara molto interessante (non è una gara di corsa in senso stretto) che ancora paga un po' di inesperienza degli organizzatori, che comunque non lesinano energie ed impegno per preparare l'evento.
Quest'anno (2^ edizione) c'è stato un boom delle iscrizioni che ha causato un problema in partenza: c'era un collo di bottiglia dopo 800 metri, in forma di una passerella di legno su un canaletto gonfio per la pioggia. Risultato: dopo il passaggio dei primi fortunati, il gruppone si è inevitabilmente ingolfato. Tutti fermi diversi minuti ad aspettare il proprio turno per il guado. Un intoppo facilmente prevedibile, per tutti tranne che per gli organizzatori. Bastava confermare, in partenza, il percorso iniziale dello scorso anno (un po' troppo asfalto, ma pazienza) e introdurre la variante del guado solo al ritorno.
L'elevato numero dei partecipanti ha poi reso ancor più difficile il percorso per chi, come me, strisciava nelle retrovie: le tracce di sentiero in discesa (ma anche in piano), già scivolose di loro, erano via via diventate, col calpestìo, decisamente pericolose. Anche per chi aveva le scarpe adatte al trail. Inevitabili le interruzioni, gli assembramenti di corridori nei passaggi complicati (spesso senza appigli di sorta), le cadute. Ho visto molti partecipanti feriti, qualcuno anche in modo non lieve.
Forse un po' troppo per i miei gusti, anche se mi piace la corsa in campagna e sono abbastanza pratico della zona (uno dei miei percorsi di allenamento comprende una buona parte del tracciato di questa gara).
Credo che gli organizzatori debbano valutare con più attenzione il rischi del percorso, mettere in sicurezza i tratti pericolosi e probabilmente prendere in considerazione l'idea del numero chiuso.
Quest'anno (2^ edizione) c'è stato un boom delle iscrizioni che ha causato un problema in partenza: c'era un collo di bottiglia dopo 800 metri, in forma di una passerella di legno su un canaletto gonfio per la pioggia. Risultato: dopo il passaggio dei primi fortunati, il gruppone si è inevitabilmente ingolfato. Tutti fermi diversi minuti ad aspettare il proprio turno per il guado. Un intoppo facilmente prevedibile, per tutti tranne che per gli organizzatori. Bastava confermare, in partenza, il percorso iniziale dello scorso anno (un po' troppo asfalto, ma pazienza) e introdurre la variante del guado solo al ritorno.
L'elevato numero dei partecipanti ha poi reso ancor più difficile il percorso per chi, come me, strisciava nelle retrovie: le tracce di sentiero in discesa (ma anche in piano), già scivolose di loro, erano via via diventate, col calpestìo, decisamente pericolose. Anche per chi aveva le scarpe adatte al trail. Inevitabili le interruzioni, gli assembramenti di corridori nei passaggi complicati (spesso senza appigli di sorta), le cadute. Ho visto molti partecipanti feriti, qualcuno anche in modo non lieve.
Forse un po' troppo per i miei gusti, anche se mi piace la corsa in campagna e sono abbastanza pratico della zona (uno dei miei percorsi di allenamento comprende una buona parte del tracciato di questa gara).
Credo che gli organizzatori debbano valutare con più attenzione il rischi del percorso, mettere in sicurezza i tratti pericolosi e probabilmente prendere in considerazione l'idea del numero chiuso.
mc- Tapascione
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Re: Trail dei 2 laghi 13-12-2009
mc ha scritto:Questa è una gara molto interessante (non è una gara di corsa in senso stretto) che ancora paga un po' di inesperienza degli organizzatori, che comunque non lesinano energie ed impegno per preparare l'evento.
Quest'anno (2^ edizione) c'è stato un boom delle iscrizioni che ha causato un problema in partenza: c'era un collo di bottiglia dopo 800 metri, in forma di una passerella di legno su un canaletto gonfio per la pioggia. Risultato: dopo il passaggio dei primi fortunati, il gruppone si è inevitabilmente ingolfato. Tutti fermi diversi minuti ad aspettare il proprio turno per il guado. Un intoppo facilmente prevedibile, per tutti tranne che per gli organizzatori. Bastava confermare, in partenza, il percorso iniziale dello scorso anno (un po' troppo asfalto, ma pazienza) e introdurre la variante del guado solo al ritorno.
L'elevato numero dei partecipanti ha poi reso ancor più difficile il percorso per chi, come me, strisciava nelle retrovie: le tracce di sentiero in discesa (ma anche in piano), già scivolose di loro, erano via via diventate, col calpestìo, decisamente pericolose. Anche per chi aveva le scarpe adatte al trail. Inevitabili le interruzioni, gli assembramenti di corridori nei passaggi complicati (spesso senza appigli di sorta), le cadute. Ho visto molti partecipanti feriti, qualcuno anche in modo non lieve.
Forse un po' troppo per i miei gusti, anche se mi piace la corsa in campagna e sono abbastanza pratico della zona (uno dei miei percorsi di allenamento comprende una buona parte del tracciato di questa gara).
Credo che gli organizzatori debbano valutare con più attenzione il rischi del percorso, mettere in sicurezza i tratti pericolosi e probabilmente prendere in considerazione l'idea del numero chiuso.
Ciao Massimo, sono lieto di averti riconosciuto, perciò non c'è bisogno che ti identifichi; piuttosto perchè non metti una tua foto sull'elenco atleti?
Non ricordavo più la tua partecipazione al Trail dei due laghi, ma sono lieto che qualcun altro manifesti interesse per queste discipline che, come tu stesso dici, poco hanno a che fare con le classiche gare podistiche.
Per questo i trail non sono gare per tutti. In specie i winter trail. Le condizioni meteorologiche avverse poi, possono trasformare percorsi solo faticosi in tratturi inpraticabili, così anche con le scarpe adatte, bisogna essere molto attenti e sempre molto agili.
Concordo con te nel richiedere sempre agli organizzatori il massimo impegno nella messa in sicurezza dei tratti che potrebbero rivelarsi pericolosi, ma trasformare i trail in percorsi in campagna vorrebbe dire snaturarli, perciò vorrei spezzare una lancia in favore degli amici di Anguillara che, ne sono sicuro, hanno curato nei limiti delle possibilità umane l'organizzazione della gara. Purtroppo il Padreterno ci ha messo una grossa mano a complicare tutto.
Per quanto riguarda il ponticello, chi non voleva aspettare, poteva benissimo guadare il torrente; subito a destra del ponte c'erano dieci centimetri d'acqua. Certo, non tutti volevano bagnarsi le scarpe, così si è formata la fila. Questo è il trail, bellezza! Personalmente ho apprezzato la variante che, non solo riduce il tratto asfaltato, ma introduce un percorso che conosco e sul quale mi alleno da anni.
Visto che corri spesso da queste parti, e che io quì ci abito, perchè (magari dopo la Romaratona) non mi contatti per organizzare un lungo insieme?
Buona corsa a tutti
Raffaele
Non ricordavo più la tua partecipazione al Trail dei due laghi, ma sono lieto che qualcun altro manifesti interesse per queste discipline che, come tu stesso dici, poco hanno a che fare con le classiche gare podistiche.
Per questo i trail non sono gare per tutti. In specie i winter trail. Le condizioni meteorologiche avverse poi, possono trasformare percorsi solo faticosi in tratturi inpraticabili, così anche con le scarpe adatte, bisogna essere molto attenti e sempre molto agili.
Concordo con te nel richiedere sempre agli organizzatori il massimo impegno nella messa in sicurezza dei tratti che potrebbero rivelarsi pericolosi, ma trasformare i trail in percorsi in campagna vorrebbe dire snaturarli, perciò vorrei spezzare una lancia in favore degli amici di Anguillara che, ne sono sicuro, hanno curato nei limiti delle possibilità umane l'organizzazione della gara. Purtroppo il Padreterno ci ha messo una grossa mano a complicare tutto.
Per quanto riguarda il ponticello, chi non voleva aspettare, poteva benissimo guadare il torrente; subito a destra del ponte c'erano dieci centimetri d'acqua. Certo, non tutti volevano bagnarsi le scarpe, così si è formata la fila. Questo è il trail, bellezza! Personalmente ho apprezzato la variante che, non solo riduce il tratto asfaltato, ma introduce un percorso che conosco e sul quale mi alleno da anni.
Visto che corri spesso da queste parti, e che io quì ci abito, perchè (magari dopo la Romaratona) non mi contatti per organizzare un lungo insieme?
Buona corsa a tutti
Raffaele
demaggi- Mezzofondista
- Messaggi : 79
Data d'iscrizione : 25.12.09
Età : 80
Re: Trail dei 2 laghi 13-12-2009
Raf, sono sostanzialmente d'accordo con te sulla "filosofia" del trail, dopotutto sono un appassionato di montagna. Anche se ultimamente sta prendendo piede una corrente di pensiero, una moda se vuoi, che tende a trasformare questo tipo di corse nella natura in "prove d'ardimento".
A Martignano il rischio che una volta o l'altra qualcuno si rompa una gamba o sbatta la testa non è trascurabile: questo perchè, a differenza di altri trail, c'è troppa gente che, in trance agonistica, si calpesta sui "passaggi obbligati".
Fermo restando che, per le mie caratteristiche e i miei acciacchi latenti, il trail non è certo la gara più adatta.
Riguardo l'asse di legno, quando sono arrivato io la calca era tale che il canale non si vedeva nemmeno. Figurati se ero in grado di vedere che un po' più in là si passava in pochi cm d'acqua...
Si, ultimamente corricchio da quelle parti, in media una volta la settimana. Prima o poi ci incontriamo sicuramente per qualche lunghetto (se riesco a farlo).
m
A Martignano il rischio che una volta o l'altra qualcuno si rompa una gamba o sbatta la testa non è trascurabile: questo perchè, a differenza di altri trail, c'è troppa gente che, in trance agonistica, si calpesta sui "passaggi obbligati".
Fermo restando che, per le mie caratteristiche e i miei acciacchi latenti, il trail non è certo la gara più adatta.
Riguardo l'asse di legno, quando sono arrivato io la calca era tale che il canale non si vedeva nemmeno. Figurati se ero in grado di vedere che un po' più in là si passava in pochi cm d'acqua...
Si, ultimamente corricchio da quelle parti, in media una volta la settimana. Prima o poi ci incontriamo sicuramente per qualche lunghetto (se riesco a farlo).
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mc- Tapascione
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