Giro delle ville tuscolane - 25 aprile 2010

Una bella mattinata, quella trascorsa oggi a Frascati. Il fatto che, non appena svegli, il cielo si era presentato nel suo più risplendente blù, ''mi aveva già risollevato lo spirito, rattristato dalle grigie giornate precedenti. Lo splendido scenario che si presentava, una volta giunti sul posto, completava il quadro. Erano parecchi anni che non tornavo a Frascati e mi ha fatto piacere trovarla praticamente invariata, cioè come io mi aspettavo che fosse.
Trovati gli amici della Società, e indossato il pettorale assegnatomi, sono entrato subito in gara.
Ai voglia a ripetermi che non avevo niente da perdere, che dovevo partire tranquillo, che la gara era dura e piena di salite. Allo sparo, il livello di adrenalina è salito al massimo e sono partito, come di consueto, a palla. Non appena sono cominciate le salite, però, un inevitabile ridimensionamento del passo, ha consentito ad alcune centinaia di persone (non le ho contate, ma erano tante) di superarmi come se fossi fermo.
Vabbè, forse qualcuno è rimasto dietro, addirittura, nella salita più dura, molti camminavano e mi hanno consentito di superarli. Così come, qualche sorpasso l’ho fatto quando sono cominciate le discese, non perché fossi più forte di coloro che superavo, ma solo perché aiutato dalla benedetta forza di gravità (e da un po’ di incoscienza senile).
Ho ingaggiato anche un balletto di sorpassi con Giovanni (Ragazzini) che poi in salita mi riprendeva sempre e che alla fine mi è arrivato 20” avanti. Forse se ci fossero state più discese alla fine della gara… ma certamente meglio ancora sarebbero stati 25 anni di meno.
Ad un certo punto della gara credevo di aver preso un abbaglio perché dopo il sesto chilometro, invece del settimo, ho scorto il cartello dell’ottavo. Ho pensato ad un errore e mi aspettavo una ripetizione dell’ottavo, invece dopo un altro chilometro è comparso il nono, così quando la gara è finita, i chilometri erano in effetti nove e non dieci come annunciato.
Ovviamente non mi è dispiaciuto, ma saperlo prima mi avrebbe fatto più piacere.
Mi ha fatto invece molto piacere degustare, a tavola, una delle bottiglie del vino che ci è stato offerto, ''sia nel pacco gara, che nella busta del premio (ho avuto anche la fortuna di rientrare tra i premiati). L’ho trovato eccellente, così come, di ottimo livello, era tutta l’organizzazione.
Quindi complimenti agli organizzatori e, perché nò, complimenti anche a tutti gli amatori, che sono il motore di questi eventi e i cui meriti e diritti, a volte, ma ovviamente non in questo caso, non vengono adeguatamente riconosciuti.