Trofeo Bonifica 01-11-2009

Trofeo della bonifica - C´ero anch´io
Positivo il bilancio della giornata di ieri a Ostia antica. Presso la tenuta e ippodromo "Sementilli" era ubicato il punto di incontro di tutti coloro che hanno partecipato a questo simpatico evento. Più o meno quattrocento persone, molte della nostra società, a spartirsi le gioie, ma anche le fatiche di questo cross- country.
Il percorso si snodava tra la campagna e gli argini del Tevere, praticamente senza ondulazioni, tranne una. Il bello era che era libero da traffico e insediamenti urbani, il brutto, che bisognava sempre controllare l´appoggio perché il terreno era costituito da tratturi di campagna, piuttosto dissestati.
Purtroppo i percorsi pianeggianti non hanno salite, è vero, ma neanche discese, sicchè non c´è mai la possibilità di recuperare. Una volta amavo questo tipo di percorsi; oggi, preferisco quelli più variati, sicuramente perché ho maggior bisogno di prender fiato ogni tanto.
Tant´è: partito di gran carriera, come di consueto, ho ridimensionato subito il passo già al secondo chilometro, cercando di non cedere e non farmi prendere dallo sconforto man mano che venivo superato, in verità spesso da ragazzi che, quasi sempre avrebbero potuto essermi figli e che, secondo me avrebbero dovuto essere davanti già da prima.
A metà percorso, i sorpassi si riducono drasticamente e, a parte alcuni clamorosi cedimenti, mentre si avvicina la fine dell´impresa, sembra che il corteo si muova compatto, soddisfatto della propria prestazione.
La constatazione che, a poche centinaia di metri dall´arrivo, guardando dietro di me, non veda praticamente nessuno, non mi induce ad aumentare l´andatura, né a svolgere la tradizionale volata, così taglio il traguardo senza lode e senza infamia, gratificato da un riscontro cronometrico al di sotto delle aspettative, ma comunque decoroso. Una volta arrivati, si pensa sempre che si sarebbe potuto dare di più, ma ormai abbiamo capito che così non è.
Forse si corre per godere del momento in cui ci si ferma. Infatti il lato migliore della gara si rivela sempre essere quello dopo la gara stessa. Allora si confrontano i tempi, si commentano i vari punto del percorso, si aspetta la premiazione, ci si ristora, senza fretta, senza affanno, godendo del sole che ieri sembrava più settembrino che novembrino.
Che dire? LA gloriosa AS Castelfusano con una partecipazione, questa volta imponente, ha vinto parecchio, come società e come atleti; forse più atlete che atleti, ma cosa importa? La cosa veramente importante era esserci.
Una piccola nota per il nostro direttivo. Credo che la partecipazione agli impegni programmati sarebbe sempre così numerosa se si riuscissero ad evitare le sovrapposizioni tra gli impegni per la classifica dei trail e park-trail e quelli di criterium.
Buona corsa a tutti. Ci vediamo in pineta per l´ecomaratonina

A me invece la gara non è piaciuta per niente, non tanto per la mia gara che alla fine è stata svolta secondo la mia tabella in preparazione della maratona (volevo tenere una media di 4´45 e ho tenuto una media di 4´42), ma il percorso l´ho trovato peggio dello scorso anno, non ho capito il motivo di quella partenza "lanciata", la gara è stata più lunga di 350mt rispetto a quanto dichiarato e infine il tanto decantato pasta party non c´era (era a pagamento) e oltretutto il ristoro finale lasciava molto a desiderare.
Allora mi chiedo: perchè il prossimo anno non andiamo alla corsa dei santi che ha tutt´altro scenario?

Se è per questo anche la gara Avis a Castel S.elia, di antica tradizione, oltre ad uno splendido panorama, offriva ai partecipanti, molto di più sia in termini di pacco gara, di premi e, vivaddio, di generosità al ristoro. Posso dirlo con cognizione di causa perché ho partecipato ad almeno quattro o cinque edizioni e se non ci sono andato (tra l´altro era a due passi da casa mia) è stato solo per onorare gli impegni societari.
Una volta tanto volevo evitare di criticare, ma visto che qualcun altro mi fornisce lo spunto, mi associo volentieri.
Domenica, il ristoro era costituito da una merendina ammuffita che ho gettato nella spazzatura dopo il primo morso; nel porgermela, hanno messo una croce sul mio pettorale, in modo da esser sicuri di potermi controllare se mi fossi di nuovo presentato al banco.
In verità avevo già avuto una delusione quando, aperto il pacco gara, vista la borraccia dell´Enervit ho cercato invano una busta del prodotto, ma ho trovato solo tanti pezzi di carta; non pretendevo nulla, ma messa così mi è sembrata una presa in giro.
Sono d´accordo anche sull´altra presa in giro costituita dal pasta party, al quale, per la prima volta nella mia lunga vita d´atleta, avrei potuto partecipare solo dietro pagamento; per quanto ne so, solo a Ney York fanno pagare anche il pasta party, ma qui non siamo in America.
Sulle variazioni del percorso rispetto all´anno passato, non posso pronunciarmi poiché è la prima volta che partecipo. In fondo non mi dispiace correre su terreni sterrati, perciò niente da dire, salvo ciò che ho già detto nel precedente intervento.
Sono anche abbastanza abituato alle distanze che non corrispondono con quelle dichiarate; penso che in fondo questo sia un peccato veniale (a volte si è costretti a cambiare parte del percorso dopo aver già stampato il volantino).
Sulla scelta delle gare invece ho scritto la mia opinione in molte occasioni, ma c´è ancora molto da dire. Sarò lieto di farlo quando ne avrò l´opportunità, magari in una riunione assembleare che, ormai, mi pare, non si tiene più da troppo tempo.
Buona corsa a tutti

lo scenario della corsa come al solito era molto suggestivo come al solito, la stranezza della parenza non l´ho capita neanche io, si poteva partire direttamente da dove ci hanno accompagnato, l´anno scorso siamo partiti direttamente da lì, personalmente ho fatto una buona gara le gambe giravano bene, e stata una gara in progressione fino alla fine, delusine di quest´anno la mancaza del vasetto di miele, che c´azzecca la lattina di birra... fosse stato agosto!!!!!!!!!!

Allora mi provocate; io non volevo criticare, ma se mi date lo spunto... potrei dire che la lattina di birra costa notevolmente meno del vasetto di miele, anche se non c´azzecca niente; inoltre non si poteva mettere un vasetto di miele nel pacco gara, se poi gli stessi vasetti costituivano premio di categoria. A proposito della premiazione: notevole il numero dei premiati per ogni categoria (ben 10) ma dal primo al decimo un vasetto di miele da 1/2 Kg, a parte la targhetta per i primi tre. Considero una mancanza di fantasia e di rispetto per gli atleti premiare tutti alla stessa maniera indipendentemente dall´ordine d´arrivo. Avrei apprezzato molto di più premi differenziati anche riducendo il numero di persone premiate.
Comunque il posto era bello, la giornata splendida, e noi c´eravamo. Tutto il resto, in fondo, è accessorio.
Buona corsa a tutti